Specializzati in lenti progressive Rodenstock di ultima generazione (40% in più di performance visiva periferica).
La lente progressiva è la più comoda risposta alla presbiopia: con una lente sola possiamo vedere da lontano (guida, televisione, ecc.), da vicino (lettura, cucito, ecc.) e anche a distanza intermedia (computer, cucinare, ecc.), utilizzando sempre lo stesso paio di occhiali.
Le lenti progressive presentano due zone funzionali, una per la visione da lontano (oltre i 2-3 metri) ed una per quella da vicino (30-40 centimetri); queste due porzioni di lente sono unite da un settore di transizione detto canale di progressione, in cui la potenza della lente cresce dall’alto verso il basso per arrivare al valore del potere da vicino. Questa parte di lente viene utilizzata per la visione a distanze intermedie, cioè da 50 cm a 2 metri circa.
Rispetto ad altre soluzioni ottiche (lenti monofocali, bifocali, trifocali), queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze senza avere l’antiestetica linea di separazione presente nelle lenti bifocali e trifocali.
Accanto ai numerosi pregi, le lenti progressive presentano certi condizionamenti legati alle cosiddette zone non funzionali, cioè le zone periferiche, nelle quali la qualità della visione non è perfetta a causa delle aberrazioni.
Bisogna considerare che molte limitazioni sono in fase di soluzione. Soprattutto negli ultimi anni la tecnologia su queste lenti ha fatto grandi passi in avanti, diminuendo in maniera significativa le aberrazioni periferiche e aumentando l’ampiezza del campo visivo (in particolare nel canale di progressione).
È comunque fuori dubbio che tutti i problemi non potranno essere risolti e il successo del risultato dipenderà dalla scelta della tipologia di lente in funzione della esigenze del portatore, da un corretto montaggio e centratura delle lenti, nonché da una corretta informazione sull’utilizzo. Questi sono i passi fondamentali per adattarsi perfettamente alle lenti progressive.
Alcune regole da seguire per l’utilizzo e l’adattamento alle lenti progressive:
1 - Puntare l’oggetto che si vuole osservare (vale per qualsiasi distanza) come se si avesse un mirino sulla punta del naso, utilizzando eclusivamente la parte centrale della lente evitando di far passare lo sguardo attraverso le parti laterali della lente stessa
2 - Per la visione da lontano basta tenere una postura del corpo naturale mentre per la visione da vicino bisogna cercare di abbassare gli occhi senza abbassare la testa (o quantomeno solo in minima parte ). Per le zone intermedie è importante muovere la testa e non gli occhi in modo da determinare correttamente la porzione di lente da utilizzare in funzione della distanza di visione richiesta.
3 - Imparare bene i movimenti principali (puntare l’oggetto e muovere la testa per metterlo a fuoco) eseguendoli con calma evitando movimenti bruschi, soprattutto all'inizio dell'utilizzo
4 - Tollerare nei primi giorni una sensazione di disorientamento spaziale. Tale problema sarà sempre meno avvertito in seguito. Il periodo di adattamento è solitamente di 10-15 giorni a seconda del soggetto. È importante in tale periodo seguire le indicazioni e i consigli del professionista.